Un Po’ di PANE Spirituale per Camminare in CRISTO martedì 7 luglio 20

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Martedì, XIV Tempo Ordinario – B. Carlo Liviero – PRIMA LETTURA Os 8,4-7.11-13 – Dal Salmo 113B (115) – VANGELO Mt 9,32-38

Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «E poiché hanno seminato vento, raccoglieranno tempesta». Il brano del profeta Osèa, riporta un versetto diventato un celebre proverbio popolare. Ma forse sono davvero pochi coloro che sanno che il detto sopra riportato è Parola di Dio, come tanti altri proverbi popolari (come, per esempio: chi trova un amico trova un tesoro). Cosa vuol dire che chi semina vento raccoglie tempesta? L’esperienza agricola ci insegna la sproporzione tra ciò che si semina e ciò che si raccoglie: a volte si semina un pugno di semente per poi, da quel pugno, ricavare un intero carico di cibo. Anche Gesù sottolinea questa sproporzione parlando, per esempio, del seme di senapa: tanto minuscolo da seme, ma capace poi di ospitare perfino i nidi degli uccelli. Questo vale nel bene, ma anche nel male: e così se si semina un po’ di male, se ne raccoglierà tanto, in maniera sproporzionata e forse impensabile, al punto da venirne persino travolti. Ecco l’esempio di un po’ di vento che diventa una tempesta! Un po’ di vento a volte è perfino piacevole, come a volte lo sono quei “piccoli” peccati: la soddisfazione di rispondere a tono a chi mi provoca, l’esternazione che è mormorazione e diffamazione, il pagare con la stessa moneta chi mi ha fatto un torto, rendere male a chi mi ha fatto del male… Quanto vento seminiamo! Con le nostre piccole azioni, le nostre poche pungenti parole: un vento che si trasforma in tempesta che tutti travolge.
Pane di oggi: L’agricoltore sa, Signore, che la gramigna o un roveto tra-scurati oggi, saranno di gran danno domani. Apri i nostri occhi perché possiamo con sapienza riconoscere i venti dannosi del peccato e troncarli sul nascere, senza dare loro la possibilità di crescere e diventare tempesta procurando ingenti danni.
Non permetterò al male di crescere e radicarsi in me.

fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=110

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