Dubai si dota di un treno che viaggia a 1000 km orari

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Hyperloop, il treno del futuro capace di raggiungere mille chilometri orari voluto da Elon Musk, potrebbe debuttare a Dubai, in occasione dell’Expo 2020. E’ infatti attesa per il 24 febbraio la firma dell’accordo tra la Hyperloop Transportation Technologies (Htt), la startup creata dall’italiano Bipop Gabriele Gresta e dal tedesco Dirk Ahlborn, con sede a Los Angeles, e il governo di degli Emirati Arabi. L’intesa prevede la realizzazione dello studio attuativo per la costruzione del primo Hyperloop a grandezza naturale.

A Dubai si punta invece a realizzare la prima tratta effettiva di questo supertreno per collegare il nuovo aeroporto della città con quello della capitale Abu Dhabi alla velocità di 1.223 chilometri orari: un percorso di 145 chilometri che il Hyperloop coprirà in poco più di 9 minuti e mezzo, scorrendo all’interno di un cilindro dove l’aria, a bassissima pressione, riduce al minimo la resistenza al movimento.
L’aria rimanente di fronte alla capsula viene convogliata verso la parte posteriore del tubo utilizzando un compressore, che consente di raggiungere velocità incredibili e con pochissimo consumo di energia elettrica. Grazie ai pannelli solari posti lungo tutta la parte superiore dei tubi e grazie a un sofisticato sistema di recupero energetico, Hyperloop è in grado di produrre più elettricità di quanto ne consumi.
Quello di Dubai sarà quindi un servizio effettivo, mentre il modello sul quale in estate si prevede di condurre i primi test sarà in scala 1:2; i test sono previsti negli Stati Uniti, all’interno di un cilindro lungo circa un chilometro e mezzo.

L’idea del treno del futuro era stata lanciata nel 2013 da Elon Musk, fondatore delle aziende Tesla e Space X, ma il progetto parla anche italiano.  Gresta è infatti tra i fondatori dell’incubatore aziendale Digital Magics, che detiene una partecipazione di Jumpstarter, la società che controlla al 100% la Htt, incaricata di realizzare il treno supersonico. Dei 520 dipendenti della startup Hyperloop, 52 sono italiani.

“Era il giugno del 2015 – ricorda Alberto Fioravanti, fondatore e presidente esecutivo della Digital Magics – quando raccontavamo per la prima volta in Italia questo progetto futuribile”. La firma imminente dell’accordo, prosegue, “ci conferma che la visione, la proiezione in avanti a volte può spaventare, ma è indispensabile per migliorare la vita di tutti”.

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