Un Po’ di PANE Spirituale per Camminare in CRISTO mercoledì 3 Giugno 20

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Mercoledì, IX Tempo Ordinario – Ss. Carlo Lwanga e compagni – PRIMA LETT. 2Tm 1,1-3.6-12 – Salmo 122 (123) – VANGELO Mc 12,18-27

Riflessione quotidiana per camminare in Cristo: «Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli». Più volte il Signore torna nei Vangeli a parlare della condizione angelica degli uomini: lo fa riferendosi a coloro che sono già morti e si ritrovano in una dimensione spirituale in cui, come gli angeli, non hanno le esigenze legate agli istinti e alle passioni della carne (come sottolinea nel Vangelo oggi proclamato nella Liturgia della Parola); ma lo fa anche riferendosi a coloro che, pur essendo ancora in una dimensione terrena, vivono il loro essere carnali in una misura spirituale, angelica: coloro che scelgono la verginità e la continenza per il regno dei cieli. Non a tutti è dato da intendere (cfr Mt 19,12; 1Cor 7,7)! Tutto è dono, tutto è grazia, e tutto ha origine nei disegni salvifici di Dio per noi, come ricorda l’Apostolo Paolo a Timòteo (Prima Lettura): «Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia». Ecco perché non si tratta di meriti umani, né una vocazione è da intendersi più “privilegiata” di un’altra. Il consacrato non ha una dignità maggiore dello sposato! Ma nel consacrato la Chiesa vede l’anticipazione del mistero glorioso che attende tutti, quando tutti saremo simili agli angeli, slegati dalle faccende di questo mondo e immersi nella contemplazione di Dio, senza pianto né morte (cfr 1Cor 7,32-34; Ap 21,4).
Pane di oggi: Ti adoro, Signore, e ti benedico: tu hai pensato per me meraviglie inimmaginabili. Le virtù che oggi contemplo negli angeli, le hai preordinate anche per me e sin da questa terra me le fai pregustare. Dona perseveranza ai tutti i figli a te consacrati, che con la loro vita ci indicano i beni che prepari per noi.
Pregherò per i consacrati e per i giovani chiamati da Dio.

fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=110

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