mercoledì 10 Febbraio 2021 – IV Settimana T. O. – Santa Scolastica – PRIMA LETTURA Gen 2,4b-9.15-17; – Sal 103; – VANGELO Mc 7,14-23,
Riflessione quotidiana al Vangelo per camminare in Cristo: <Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo>.
… la legge va osservata anche nei più piccoli particolari perché lui non è venuto per abolirla, ma per renderla perfetta (Mt 5,17-19). Ma la legge non deve schiavizzare l’uomo e l’esteriorità non deve stravolgere la norma morale. Affermando che le “«cose» del mondo non sono mai impure, ma divengono tali solo attraverso il cuore degli uomini, la comunità di Gesù ha conservato la fede nella bontà del creato di fronte alla tendenza ascetica che vedeva di malocchio la stessa creazione di Dio” (José Maria Gonzales-Ruiz).
Gli alimenti, come ogni altro oggetto esterno, non possono contaminare l’uomo, perché non raggiungono il cuore, cella interiore della psicologia umana; è la sorgente degli istinti, dei pensieri, e soprattutto delle azioni dell’uomo… sede della moralità.
Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male…: Catechismo della Chiesa Cattolica 582: Gesù dà compimento alla Legge sulla purità degli alimenti, tanto importante nella vita quotidiana giudaica, svelandone il senso “pedagogico” con una interpretazione divina: “Tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può contaminarlo… Dichiarava così mondi tutti gli alimenti… Ciò che esce dall’uomo, questo sì contamina l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore dell’uomo, escono le intenzioni cattive” (Mc 7,18-21).
fonte – sintesi da: http://radici3.blogspot.com/2021/01/
È la sorella del grande S. Benedetto, fondatore dell’Ordine Benedettino e del monachismo d’Occidente.
Fin dalla giovinezza si consacrò al Signore col voto di verginità, e più tardi, quando già il fratello aveva fondato l’abbazia di Montecassino, fece costruire un monastero alle falde di quel monte per sé e per quelle che l’avessero voluta seguire.
Molte giovani infatti le si unirono formando di quella casa una comunità religiosa, di cui ella fu abbadessa. Il fratello ne determinò le regole, e l’ordine si chiamò delle « Benedettine ».
Da principio S. Scolastica saliva una volta all’anno all’abbazia del fratello, per conferire con lui: ma egli trovò che non era conveniente ch’ella si recasse fin lassù, essendo il viaggio troppo disagevole; perciò si offerse di scendere a lei.
Quando scendeva; si intratteneva in discorsi spirituali; ed alle volte mangiavano anche assieme. Avvenne in una di queste volte, che doveva essere l’ultima, che i loro discorsi si protraessero più a lungo del solito onde, declinando ormai la giornata, S. Benedetto fece cenno ai suoi frati che l’avevano accompagnato ch’era ora di ripartire e che quindi si tenessero pronti. Scolastica però gli s’oppose pregandolo a rimanere fino alperchè “diceva” mi pare che questa debba essere l’ultima volta che ci intratteniamo assieme.
“Ma che dici, sorella mia, le rispose egli, non sai che non posso trascorrere la notte fuori della mia cella?” e s’alzò deciso a ripartire. Scolastica, visto inutile ogni ulteriore tentativo, chinò la fronte fra le mani e pregò in segreto.
Intanto S. Benedetto e i suoi frati si avviarono, aprirono la porta per uscire sulla stradetta e videro… scrosciare un acquazzone che, chi vi fosse stato presente, avrebbe pensato ad un secondo diluvio. E a completare il quadro si aggiungevano tuoni e lampi che pareva volessero squassare il monte. È da notare che pochi minuti prima il cielo era tutto terso.
“Dio ti perdoni, sorella mia, ma che hai tu fatto?” la riprese il fratello costretto a rientrare in casa. Ed ella candidamente: “Ti pregai di rimanere fino a domani e non mi hai ascoltata; per questo mi sono rivolta al Signore ed Egli mi ha esaudita.” E allora sia fatta la volontà di Dio!
Quella notte fu trascorsa in preghiere, in sante conversazioni, in pii esercizi di pietà e la mattina S. Benedetto si avviò all’abbazia.
Tre giorni dopo, mentre egli stava pregando, alzando lo sguardo, vide l’anima della sorella portata su ali d’Angeli salire al cielo e, anziché piangere. ne lodò il Signore.
Benedetto mandò poi alcuni frati a prendere il corpo della Santa, lo fece portare all’abbazia, e seppellire nella propria tomba.
fonte: www.santodelgiorno.it