San Bruno – Un po’ di Pane Spirituale per Camminare in Cristo – martedì 6 ottobre 20

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Martedì, XXVII Tempo Ordinario – San Bruno – PRIMA LETTURA Gal 1,13-24 – Dal Salmo 138 (139) – VANGELO Lc 10,38-42

Riflessione quotidiana al Vangelo per camminare in Cristo: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire?». Quanta inquietudine troviamo nel cuore e sulle labbra di Marta! Ha in casa propria Gesù vivo e vero, ha la casa piena di gente, la sua casa è piena della Parola di Cristo, piena di grazia e di meraviglie. Eppure si sente sola, si lamenta che è stata lasciata sola. È il frutto più brutto ed evidente del peccato. Dio è comunione e chi vive in Dio vive immerso in questo senso di comunione, di armonia con se stesso, con il prossimo e con Dio. Non necessariamente perché tutti debbano pensarla come me o debbano fare quanto secondo me è giusto; non perché le mie priorità sono comuni alle priorità, ai metodi o alle prospettive degli altri: comunione non è necessariamente uniformità. Anzi, la comunione si fonda sulla complementarietà, sulla solidarietà che è diversità. La comunione affonda le sue radici nella capacità di gioire per il bello che gli altri stanno facendo e ricevendo, e non nel fatto che gli altri stiano facendo del bene a me o stiano facendo ciò che per me è un bene! E così, mentre Maria ha il cuore colmo di gioia per la grazia che si sta celebrando nella sua casa, a vantaggio suo e di tanti fratelli, Marta è lì a lamentarsi con Dio e i fratelli per essere stata lasciata sola. Ma rimane solo, chi si isola nel proprio io.

Pane di oggi:Quanti lamenti e parole inutili ritroviamo sulle nostre labbra, o Gesù, quando tu non sei al centro del nostro cuore! Quanta solitudine avvertiamo in noi quando tu non sei il nostro tutto. Quanto buio quando non ci apriamo a te che sei la luce. Possiamo anche fare tante cose buone e affannarci in tante occupazioni, ma se il nostro cuore non è attento alla tua Parola rimarrà solo, separato, destinato ad inaridire e morire.
Convertirò rabbia e solitudine in ascolto, comunione e gioia.

fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=1

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