Sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe – Un po’ di Pane Spirituale per Camminare in Cristo – sabato 26 dicembre 20

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Domenica, Sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe – S. Giovanni ap. ed ev. – PRIMA LETTURA Gen 15,1-6; 21,1-3 – Dal Salmo 104 (105) – SECONDA LETTURA Eb 11,8.11-12.17-19 – VANGELO Lc 2,22-40 [forma breve Lc 2,22.39-40]

Riflessione quotidiana al Vangelo per camminare in Cristo: «Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui». Cosa attira Simeone e Anna verso quella famiglia così povera da presentarsi con due semplici colombe? Perché tanta certezza nell’individuare il bambino se in lui non c’era nulla di particolare che facesse pensare alla sua reale natura? La Chiesa oggi ci invita a contemplare il mistero della Sacra Famiglia, ma ci invita a farlo non partendo dai titoli onorifici, dall’esaltazione della santità, dai misteri vissuti in essa o dalla grandezza del progetto eterno riservato dall’eternità per ciascuno di loro. La Liturgia, infatti, ci presente la Sacra Famiglia nella sua quotidianità: sottomessa alle leggi civili (come il viaggio per sottoscriversi al censimento nonostante la gravidanza avanzata) e religiose (come la presentazione al Tempio e il sacrificio per il primogenito). Ci presenta una famiglia che offre il dono dei poveri, che veste gli abiti dei viandanti, che si confonde con la folla, senza usare vie privilegiate, senza cercare raccomandazioni, senza fornire spiegazioni. Ed è proprio in tale ordinarietà che emerge tutta la santità di questa famiglia. Ma se ne accorge solo chi è abituato alla presenza divina, chi è aperto al soffio dello Spirito Santo. Dio non ci chiede di mostrare santità al mondo, ma in tutta umiltà e silenzio, di vivere le virtù, dando sapore scomparendo, come il sale. Riconosceremo la voce di Dio, rimanendo obbedienti a lui e diffonderemo il buon profumo di Cristo nella semplice e quotidiana carità.


Pane di oggi: Gesù, Giuseppe e Maria, entrate anche nel tempio della mia anima, nel santuario della mia famiglia. Offrite anche per me il riscatto, come figlio, per i miei peccati, per la mia purificazione. Purificate la mia famiglia, rendetela santa come è la vostra.
Azione: Oggi consacrerò la mia famiglia a Gesù, Giuseppe e Maria.

fonte: http://www.madredellaparola.it

FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA | Caterina - FSP

La festa della Sacra Famiglia fu introdotta nella liturgia cattolica solo localmente nel XVII secolo. Nel 1895 la data fissata per tale festa fu la terza domenica dopo l’Epifania, fu soltanto nel 1921 che grazie a papa Benedetto XV la celebrazione fu estesa a tutta la Chiesa. Giovanni XXIII modificò ulteriormente la data spostandola alla prima domenica dopo l’epifania. La riforma liturgica del Concilio Vaticano II infine la festa la Sacra Famiglia la prima domenica dopo Natale e quando il Natale cade di domenica, viene spostata al 30 dicembre.

Il suo significato è molto importante in quanto dopo aver visto la Sacra Famiglia dare alla luce e accudire il neonato Gesù a Nazareth, in questa festività la si può ammirare e ricordare nella vita di tutti i giorni, mentre vede crescere il Cristo. L’eccezionalità di tale famiglia risiede soprattutto nel fatto che i gesti quotidiani che in qualsiasi focolare domestico erano e sono ancora oggi svolti, coincidono allo stesso tempo con il pregare, amare, adorare il proprio Dio, comunicando con suo figlio incarnato in terra. Accudendo Gesù, lavandolo e giocando insieme a lui la Madonna e San Giuseppe mettevano in pratica i dovuti atti di culto, rappresentando il punto d’inizio per ogni famiglia cristiana, del tempo e odierna, che viveva ogni istante della giornata come un sacramento.

Dalla sacra Famiglia alla famiglia
Certamente, il passaggio dalla “sacra Famiglia” alla famiglia umana è molto delicato e complesso. La prima funge da esemplare per ogni famiglia che voglia ispirarsi all’autentico disegno di Dio. Esemplarità che conviene ai Personaggi singolarmente: a Cristo, come autore della Vita e dell’Amore, a Maria come prima discepola e a Giuseppe come primo seguace di Maria.
La famiglia, in sé, costituisce il nucleo vitale della società e della comunità ecclesiale. Tutto dipende, però, dalla fede nella sacramentalità del matrimonio che gli sposi devono riconoscere accettare amare e restarne fedeli. Oggi, sembra, che proprio questa caratteristica specifica sia in crisi, onde una nuova evangelizzazione per aiutare il popolo di Dio a tale recupero. Sarebbe auspicabile che gli sposi avessero sempre chiaro nella loro scelta d’amore il bel pensiero del concilio Vaticano II: “la famiglia è il luogo dove le diverse generazioni si incontrano e si aiutano vicendevolmente a raggiungere una saggezza umana più completa e ad armonizzare i diritti della persona con le altre esigenze della vita sociale…” (GS 52).  Per raggiungere questo nobile obiettivo spirituale di natura cristocentrica, il Concilio continua: “i coniugi… siano uniti da un uguale mutuo affetto, dallo stesso modo di sentire, da comune santità, così che, seguendo Cristo principio di vita nelle gioie e nei sacrifici della loro vocazione, attraverso il loro amore fedele possano diventare testimoni di quel mistero di amore che il Signore ha rivelato al mondo con la sua morte e la sua risurrezione” (Ivi).
Questo, un lembo del mistero della sacra Famiglia.

fonte: www.santiebeati.i – Autore: P. Giovanni Lauriola ofm

fonte: https://www.santodelgiorno.it

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