Santa Rosalia – Un po’ di Pane Spirituale per Camminare in Cristo – venerdì 4 settembre 20

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Venerdì, XXII Tempo Ordinario – S. Rosalia – PRIMA LETTURA 1Cor 4,1-5 – Dal Salmo 36 (37) – VANGELO Lc 5,33-39 –

Riflessione quotidiana al Vangelo per camminare in Cristo:«Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo». Contempliamo attentamente, oggi, l’atteggiamento dei Farisei e degli Scribi: anch’essi, come dirà san Pietro, hanno lasciato tutto per seguire Gesù. Li ritroviamo accanto al Cristo in ogni momento della sua predicazione, mentre scaccia i demòni, guarisce gli infermi e compie ogni altro segno messianico. Ma il loro atteggiamento, contrariamente a quello dei veri discepoli del Signore, non è quello di aprire il cuore alla Parola, di obbedire con fede alla Rivelazione del Messia, di dare l’assenso della propria ragione permettendo così allo Spirito di illuminare le loro menti, di conformare il cuore ai sentimenti di Gesù. Piuttosto li ritroviamo ad osservare per criticare, per giudicare, per borbottare e infine per condannare. Dio ci liberi da una tale mentalità! E ci liberi anche da quanti ragionano in tal modo, distruggendo l’unità, mortificando ogni iniziativa, demolendo ogni entusiasmo nel Signore! Dei criticoni, il Signore non ha cosa farsene, i borbottoni esasperati sempre pronti a dare sentenze sono inutili per il trionfo del Regno, coloro che sono sempre pronti a riportare frasi, a lamentarsi degli assenti, a iniettare veleno alle spalle, sono da rigettare come la peste. Ma prima di puntare il dito sugli altri, esaminiamoci bene la coscienza, perché non accada che tali infelici siamo proprio noi.

Vangelo (24 gennaio) Oggi si è compiuta questa Scrittura

Pane di oggi: Gesù, una cosa credo di averla capita: chi non è nella Pace non riesce a costruire pace intorno a sé; chi non rimane nella tua Parola, non sarà capace di comprendere la tua logica e di aprirsi all’azione dello Spirito Santo; chi non impara da te ad essere mite e umile di cuore non sarà mai in grado di vivere nella tua volontà. Senza te, o Dio, sono solo peccato e tenebra.
Eviterò mormorazioni, chiacchiere e giudizi verso i fratelli.

fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=110

PÉROLAS DE MARIA SANTÍSSIMA: Santos de cada dia- 4 de Setembro- Santa  Rosália

Rosalia Sinibaldo nasce a Palermo intorno al 1128. La tradizione narra che mentre il re Guglielmo II osservava il tramonto con sua moglie, la regina Margherita, una figura gli apparve dicendogli: «Guglielmo io ti annuncio che, per volere di Dio, nascerà nella casa di Sinibaldo tuo congiunto, una rosa senza spine.», per questo motivo pare che poco tempo dopo, quando nacque la bambina le venne assegnato il nome Rosalia. Suo padre, il conte Sinibaldo, signore della Quisquina e del monte delle Rose (attuali territori di Santo Stefano Quisquina e Bivona, siti in provincia di Agrigento), faceva discendere la sua famiglia da Carlo Magno. Sua madre Maria Guiscardi era a sua volta di nobili origini ed imparentata con la corte normanna. Da giovane visse in ricchezza presso la la corte di re Ruggero, un giorno il conte Baldovino salvò il re Ruggero da un animale selvaggio che lo stava attaccando, il re volle ricambiarlo con un dono e Baldovino chiese in sposa Rosalia. La ragazza, all’indomani dell’offerta si presentò alla corte con le bionde trecce tagliate declinando l’offerta preferendo abbracciare la fede. Inizialmente la ragazza si rifugiò presso il monastero delle Basiliane a Palermo, ma ben presto anche quel luogo fu troppo stretto a causa delle continue visite dei genitori e del promesso sposo che cercavano di dissuaderla dal suo intento. Decise quindi di trovare rifugio presso una grotta nei possedimenti del padre, che aveva visitato da fanciulla, presso Bivona. La sua fama intanto si diffuse presto e la grotta divenne luogo di pellegrinaggio. Un giorno la grotta fu trovata vuota e successivamente si venne a sapere che aveva deciso di tornare a Palermo occupando una grotta sul Monte Pellegrino per sfuggire ai pellegrini e trovare un rifugio silenzioso. Ma anche lì ben presto la sua fama la rese celebre ed iniziarono i pellegrinaggi, il 4 settembre del 1165 venne trovata morta dai pellegrini.

PREGHIERA: O Santa Rosalia

Fulgidissima gemma di Verginale santità
della nostra Città di Palermo
a Te con fiducia
rivolgiamo la nostra preghiera

Tu che ti ritirasti
nella solitudine di Monte Pellegrino,
non per evadere dalla Città,
ma per vegliare su di essa con la preghiera/
e con la penitenza,
e liberarla, così dalla peste di ogni male,
aiutaci a liberarci dal peccato
radice ti tutti mali sociali,
e a orientare la nostra vita a Dio
fonte ogni serenità.
Tu, che fosti sempre fedele
alla grazia e agli impegni del Battesimo,
aiutaci a divenire sempre più consapevoli
di questo primo sacramento della fede,
che ci ha resi figli adottivi di Dio
inserendoci in Gesù Cristo
Con il dono dello Spirito Santo,
e a viverlo con fedeltà e coerenza

per essere “sale della terra e luce del mondo”
fermento evangelico di rinnovamento
religioso, morale e sociale
nel nostro territorio.

Rendi salda la nostra fede,
perché la professiamo apertamente
e la difendiamo con coraggio,
senza mai vergognarci del Vangelo
e la traduciamo ogni giorno nella nostra vita.

Rendi viva la nostra speranza, fondata sulle promesse
di Colui che non delude
ed è accanto a noi
soprattutto nell’ora del dolore e della prova.
Rendi operosa la nostra carità,
che è l’amore stesso di Dio
riversato nei nostri cuori,
perché sappiamo vederlo, amarlo e servirlo
in tutti gli uomini, ma specialmente nei più piccoli,
nei poveri, negli ammalati e negli emarginati.

Guidati dalla Vergine Maria,
accompagnaci nel cammino della vita cristiana,
che da Cristo e con Cristo
per mezzo dello Spirito
ci conduce al Padre,
per costruire incessantemente il suo Regno
nella verità e nella vita
nella santità e nella grazia
nella giustizia, nell’amore e nella pace.

Salvatore Card. De Giorgi

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