San Jenaro (Gennaro) Sanchez Delgadillo, Martire Messicano – Un po’ di Pane Spirituale per Camminare in Cristo – Domenica 17 gennaio 21

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II DOMENICA T. O. – San Jenaro (Gennaro) Sanchez Delgadillo, Martire Messicano – PRIMA LETTURA 1Sam 3,3b -10.19 Salmo 39 – SECONDA LETTURA 1Cor 6,13c -15a.17-20 – VANGELO Gv 1,35-42

Riflessione quotidiana al Vangelo per camminare in Cristo: <Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.>

La scelta di Pietro non è dovuta alla sua personalità, per quanto interessante, od a qualche merito (non ha forse rinnegato il suo maestro?). Questa elezione gratuita gli ha conferito una grandezza, e questa grandezza poggia sulla missione che Cristo gli ha affidato e che egli doveva compiere nella fedeltà dell’amore (Gv 21,15ss).

…ma chi era S. Pietro? … Se cercate col pensiero questa risposta, vi accorgete che essa prende due direzioni: una che si rivolge verso l’uomo Pietro, che si chiama Simone, figlio di Giona,ecc…. altra è… ma chi era S. Pietro nel volere di Nostro Signore?

Pietro riceve una missione di cui deve beneficiare tutto il popolo. Contro le forze del male, che sono potenze di morte, la Chiesa edificata su Pietro ha l’assicurazione della vittoria. Cosi la missione suprema di radunare gli uomini in una comunità, in cui ricevono la vita beata ed eterna, è affidata a Pietro, che ha riconosciuto in Gesù il Figlio del Dio vivente. Come in un corpo una funzione vitale non può fermarsi, cosi nella Chiesa, organismo vivente e vivificatore, bisogna che Pietro, in un modo o nell’altro, sia sempre presente per comunicare ai fedeli la vita di Cristo.

E che cosa significa questo termine applicato ad un uomo semplice e sensibile, volubile e debole, potremmo dire? La pietra è dura, è forte, è stabile, è duratura; sta alla base dell’edificio, tutto lo sostiene… e l’edificio si chiama la Chiesa: «Sopra questa pietra edificherò la mia Chiesa».

“Ma l’incarico di legare e di sciogliere, che è stato dato a Pietro, risulta essere stato pure concesso al collegio degli Apostoli, unito col suo capo”. Questo ufficio pastorale di Pietro e degli altri Apostoli costituisce uno dei fondamenti della Chiesa; è continuato dai vescovi sotto il primato del Papa.

… nel vangelo di oggi possiamo trovarvi una traccia per un cammino vocazionale: cercare Gesù è andare da lui, vedere dove abita, stare con lui e ascoltare la sua Parola. Ma non può essere un possesso egoistico, perché l’incontro con il Verbo deve essere testimoniato; deve far nascere nel cuore dei discepoli il desiderio e lo zelo di condurre a Dio gli uomini. I credenti che hanno incontrato il Cristo sono i testimoni dell’Amore: tutti i battezzati, come Giovanni Battista, «tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede» (Eb 12,2), devono indicare al mondo l’Agnello di Dio.


fonte:http://radici3.blogspot.com/2021/01/

San José Jenaro Sánchez Delgadillo, presbítero mártir | Pregunta Santoral

Oggi, con sant’Antonio abate, vogliamo ricordare san Jenaro, e con lui tutti i martiri messicani che nel XX secolo furono martirizzati in Messico in odio alla fede. Nel 1917 venne promulgata in Messico una nuova Costituzione, ispirata a principi anticlericali, firmata dal presidente Don Venusiano Carranza. Da essa ebbe origine una fase di violenta persecuzione religiosa. L’episcopato messicano espresse la sua contrarietà alla nuova legge fondamentale della nazione, provocando, però, in tal modo una forte reazione da parte governativa. Dal 1926 in avanti, sotto la presidenza di Don Plutarco Elìas Calles, la persecuzione si fece ancor più violenta con l’espulsione dei sacerdoti stranieri, la chiusura delle scuole private e di alcune opere benefiche. I laici messicani costituirono un’organizzazione denominata Lega in Difesa della Libertà Religiosa, che proclamò: “Deploriamo la guerra, ma la nostra dignità oltraggiata e la nostra fede perseguitata ci obbliga a correre per difenderci sullo stesso campo su cui si sviluppa l’attacco”.
Il popolo non poté resistere alle privazioni religiose che il boicottaggio portava, cosicché decise di difendere la propria libertà religiosa, senza il diretto intervento del clero, per mezzo delle armi. Ebbe così inizio la guerra civile, meglio conosciuta in Messico come “movimiento cristero”. Questo movimento non fu dunque promosso dalla gerarchia ecclesiastica, bensì dal mondo laicale che cercò, comunque, l’appoggio dei propri pastori, anche se generalmente il clero accettò di sostenere esclusivamente la resistenza pacifica. Alcuni sacerdoti furono ostili al movimento, altri abbandonarono le parrocchie, altri ancora furono invece attivamente favorevoli a questo e presero parte persino ai combattimenti.
Infine, molti preferirono prodigarsi nella cura delle anime del gregge loro affidato, pur essendo ben consci di rischiare la vita.

Jenaro Sanchez Delgadillo nacque a Zapopan, Jalisco (Arcidiocesi di Guadalajara) il 19 settembre 1876. Vicario di Tamazulita, della parrocchia di Tecolotlán, Jalisco (Diocesi di Autlán). Il suo parroco elogiava la sua obbedienza. I fedeli ammiravano la sua rettitudine, il suo fervore, la sua eloquenza nella predicazione, ed accettavano con piacere l’immagine del padre Jenaro quando chiedeva una buona preparazione per poter ricevere i sacramenti. I soldati ed alcuni coloni lo individuarono mentre insieme ad alcuni fedeli suoi amici andava per i campi. Vennero tutti lasciati liberi mentre il Padre Jenaro venne condotto su un colle vicino a Tecolotlán e su un albero prepararono la forca. Padre Jenaro posto di fronte del plotone, con eroica serenità proferì le seguenti parole: “Paesani, mi impiccheranno; Io li perdono, che anche mio Padre Iddio li perdoni e che sempre viva Cristo Re!”. I carnefici tirarono la corda cosi forte che la testa del martire batté violentemente su un ramo dell’albero. Dopo poco morì in quella stessa notte del 17 gennaio 1927. L’astio dei soldati continuò e tornati all’alba fecero scendere il cadavere, gli spararono sulla spalla e una pugnalata quasi attraversò il corpo ormai inerte del testimone di Cristo.


fonte: http://radici3.blogspot.com/2021/01/ – Autore: Mons. Oscar Sánchez Barba, Postulatore

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