Venerdì, XXIX Tempo Ordinario – San Giovanni da Capestrano – PRIMA LETTURA Ef 4,1-6 – Dal Salmo 23 (24) – VANGELO Lc 12,54-59
Riflessione quotidiana al Vangelo per camminare in Cristo: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade». La natura è regolata da alcune leggi che la governano permettendo previsioni e conseguenze. Su tali leggi della natura si fondano, per esempio, i calendari, per cui si può sapere con precisione quando avverrà una luna piena o un’eclissi anche con secoli di anticipo, su tali leggi si fondano le previsioni meteorologiche, si stabiliscono i periodi di semina e di raccolto, ecc… È bello pensare a tutto questo alla luce del fatto che tutto è stato creato dalla logica di Dio, secondo leggi e costanti da lui stabilite. Attraverso l’opera della creazione, dunque, si può risalire alla logica del Creatore, alla sua bellezza e armonia. Nulla accade per caso, così nei grandi ammassi dell’universo, e così nel microcosmo di una cellula: tutto si fonda su azioni e reazioni che seguono leggi ben precise. E dentro queste costanti possiamo leggere e comprendere anche le leggi che regolano il mondo spirituale, la nostra anima. Ecco perché è facile comprendere i misteri di Dio partendo, come fa Gesù, dalle cose che ci circondano. Il vento, il seme, il grano, la zizzania, le nuvole, il sale e ogni altra cosa ci parla di Dio.
Pane di oggi: Quanto è bello pensare, Signore, che tutto ciò che mi circonda mi parla di te. In ogni cosa posso vedere il riflesso del tuo amore, della tua provvidente cura. I gigli dei campi, gli uccelli del cielo e ogni altra cosa mi dicono che tu sei Misericordia. Donami la tua sapienza perché possa scorgere i tuoi passi in tutto ciò che mi circonda, donami la tua luce perché possa cogliere la tua volontà in tutto ciò che mi accade. Apri i miei occhi, Signore, perché riconosca il tuo passaggio: che io ti veda, Gesù, che io ti accolga, che io ti segua, che io ti ami e ti lodi.
Azione: In ogni cosa cercherò l’impronta della volontà di Dio.
fonte: http://www.madredellaparola.it/?page_id=1
Coloro i quali dicono che i sacerdoti, i religiosi e le suore sono gente inutile, hanno in questo Santo una solenne smentita. Giovanni da Capestrano fu prete, religioso, apostolo, guerriero e accorto diplomatico: suo nome merita di stare accanto a quello dei più gran di uomini della storia.
Nacque a Capestrano in Abruzzo. Fece suoi studi a Perugia, ove fece tali progressi specialmente nel diritto, che Ladislao, re di Napoli, gli affidò il governo di parecchie città del suo regno. Mentre il Santo si sforzava di apportare la pace tra le fazioni, fu preso egli stesso e legato. Liberato insperatamente, entrò nei Minori Francescani, ove fu discepolo di san Bernardino da Siena, dal quale apprese specialmente l’amore al nome di Gesù e alla Vergine SS., amore e culto che poi propagò grandemente. Ricusato per umiltà il vescovado di Aquila, si diede alla riforma dei costumi, coll’esempio e cogli scritti.
